lunedì 13 dicembre 2010

FUR IS DEAD!


Così recita lo striscione comparso di fronte al Colosseo domenica 12 dicembre.
Contemporaneamente sono stati distribuiti numerosi volantini, per ricordare quali sevizie e barbarie si nascondano dietro un capo di abbigliamento; per sottolineare come la vanità possa essere complice di inaudita crudeltà!
Riflettete dunque, sul motivo per cui milioni di esseri innocenti ogni anno vanno in contro ad una morte atroce…. Si atroce! perché il manto che dovrà divenire la tua pelliccia deve essere preservato da eventuali danni, a differenza della vita del suo legittimo proprietario! 
Così vengono escogitati vari modi, più o meno cruenti ma comunque raffinati nella loro crudele disumanità, per uccidere un essere innocente mantenendone pregiato il manto e quindi incrementando il proprio tornaconto. 

domenica 12 dicembre 2010

IL VERO DONO PER L'UOMO...LA NATURA.

Shrimad Bhagavatam

sarvartu-sarva-vibhava-
punya-vrksha-latashramaih
udyanopavanaramair
vrta-padmakara-shriyam

TRADUZIONE

Dvarakapuri godeva delle ricchezze proprie di ogni stagione; abbondanti crescevano le piante e gli alberi virtuosi, e ovunque eremitaggi, frutteti, giardini di fiori, parchi e laghi cosparsi di fiori di loto esaltavano il suo splendore.

SPIEGAZIONE

Usando i doni della natura così come ci sono offerti si può raggiungerela perfezione della civiltà umana. Guardate l'opulenza di Dvaraka-dhama, descritta in questo verso: in tutta la città, giardini di fiori, frutteti e specchi d'acqua cosparsi di fiori di loto; ma nessun cenno alle fabbriche, alle officine e tantomeno ai mattatoi, ritenuti invece indispensabili in una metropoli moderna. Eppure la tendenza a godere dei doni della natura è presente anche nel cuore dell'uomo moderno. Infatti, nelle società attuali i capi di Stato preferiscono risiedere in luoghi allietati da giardini e specchi d'acqua, lasciando alla massa le zone sovraffollate, senza verde, senza parchi nè giardini. Com'è diversa la città di Dvaraka. Il verso descrive l'insieme dei quartieri residenziali, o dhama, tripudio di giardini, parchi e laghetti dove sbocciano i fiori di loto.
E' evidente inoltre che tutti gli abitanti vivevano dei doni della natura, frutti e fiori, senza bidogno d'imprese industriali con conseguenti bidonville luride dove relegare la massa. Il progresso di una società non si valuta in termini di fabbriche e industrie che deteriorano le qualità più fini dell'uomo, ma si basa invece sullo sviluppo dei potenti istinti spirituali dell'essere umano e sulla possibilità di tornare a Dio. Lo sviluppo industriale è detto ugra-karma, attività funesta, perchè distrugge i sentimenti superiori dell'uomo e trasforma la società in una prigione demoniaca.
Il verso menziona inoltre gli alberi virtuosi, che producono fiori e frutti stagionali. Gli alberi senza virtù si raggruppano in foreste inutili, da cui si può trarre solo combustibile. Le società moderne coltivano questi alberi piantandoli ai lati delle strade.
L'energia umana dev'essere usata correttamente, cioè al servizio dei sensi superiori dell'essere, affinchè si sviluppino e permettano all'essere di cogliere la realtà spirituale, in cui è racchiusa la soluzione a tutti i problemi dell'esistenza. E gli elementi essenziali che fanno sviluppare nel corpo umano i tessuti più fini sono i frutti e i fiori, gli splendidi giardini, i parchi e i laghi limpidi popolati di anatre e cigni che giocano con i fiori di loto; e sono anche le mucche donatrici di latte e burro in abbondanza. Al contrario, le buie miniere, le fabbriche e le industrie, prigioni oscure, fanno crescere le tendenze demoniache della classe operaia. I beni di coloro che capitalizzano si accumulano a spese dei lavoratori; ne consegue un vasto numero di conflitti gravi. Dvaraka-dhama, così come la descrivono queste pagine, rappresenta dunque l'ideale della società umana.

venerdì 19 novembre 2010

Globalizzazione


Da qualche anno a questa parte, un termine, si è fatto sempre più frequente in politica ed economia : Globalizzazione.

E' molto raro ascoltare conversazioni che vertano su determinati argomenti senza che questo termine (o suoi sinonimi) faccia sentire la sua ingombrante presenza.

Conosciamo tutti il suo significato letterario, meno noto ai più è ciò che il termine sottende, la drammaticità che le cause e conseguenze comportano su un piano sociale, economico,politico, etico.

Ad una attenta analisi non sfuggirà il nesso che lega globalizzazione e capitalismo, e più in generale globalizzazione ed economia. Tanto da poter affermare che vi sia fra le due un rapporto di reciproca funzionalità.

Abbiamo analizzato in un articolo precedente quali dinamiche segua lo sviluppo dei mercati globali, come questo sviluppo sia estremamente proficuo per chi movimenta beni e capitali, e come impoverisca le categorie che mettono in moto la catena produttiva.

Ma quello economico è solo un'aspetto del problema, la definizione corrente di globalizzazione recita :

   "fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui  effetto  principale è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo."

Molto suggestivo, l'effetto che richiama la definizione dà un senso di sinergia e arricchimento sociale, culturale, e economico. Ma dietro questa maschera politically-correct si nasconde ben altro. Le relazioni, non sono come si vorrebbe far credere, volte ad un reciproco miglioramento ma ad instaurare un rapporto di sudditanza.

Sono tristemente noti gli accordi di mercato europei (ad esempio ma potremmo citarne numerosi altri) che limitano le quantità di produzione di beni delle varie nazioni, così un produttore che dirige bene le propie attività si vede multato (anzichè premiato come logica vorrebbe) se supera le aliquote concessegli!
E un governo che miri, per il bene della sua popolazione, ad ottenere nei limiti del materialmente possibile, un regime di autarchia verrebbe tacciato di infamia e la nazione additata come stato canaglia. A ciò seguirebbe un embargo economico e culturale.

L'esportazione di modello di vita, ad una più attenta analisi, risulta essere principalmente l'esportazione del più gretto consumismo, quindi volta non al miglioramento delle condizioni di vita degli stati meno sviluppati, ma ad un allargamento degli acquirenti di mercato. Questo fà sì che il tanto decantato arricchimento culturale donato dalla società multirazziale, si attua come un livellamento verso il basso che non giova a nessuno, gli scambi culturali proprio per questo si tramutano in scontri, le diverse culture e identità dei popoli anzichè arricchite e rafforzate ne escono appiattite e umiliate.

Per dirla in parole povere, qui si ammazza la gallina dalle uova d'oro per farne un brodo annacquato che non sfama nessuno! 

Ma conosciamo il punto di inizio? Possiamo determinare il momento storico, il contesto, i pretesti e le reali cause in cui tale "Vaso di Pandora" venne aperto?

E' nostra opinione che determinare il momento storico, e delinearne il reale contesto, e le reali modalità con cui tutto ebbe inizio è un importante passo per comprendere a pieno la portata del fenomeno e la gravità di ciò che comporta.

L'origine del fenomeno si perde in tempi assai remoti, è nostra convinzione che sia esistita in germe per lunghi periodi, strumento latente di forze che hanno lavorato nell'ombra attendendo il momento storico adatto all'attuazione dei propi progetti.

Tuttavia un analisi così approfondita, necessiterebbe uno spazio assai maggiore di un articolo, perciò per il momento, ci limiteremo ad un analisi limitata ai tempi contemporanei. In tale analisi ci affideremo ad una penna ben più degna della nostra : Giovanni Guareschi.

Nel 1963 venne ideato un curioso ed interessante esperimento cinematografico, un film in due parti. Venne chiesto a due autori di rappresentare la società moderna e metterne in luce le ragioni dell'esplosione di rabbia degli anni che vivevano.

Gli autori scelti furono Pier Paolo Pasolini e Giovannino Guareschi; di opposta ideologia che realizzarono il loro lavoro senza neanche incontrarsi, il film rimase parzialmente edito, neanche a farlo apposta la parte di Guareschi venne giudicata non adatta al pubblico, solo molti  anni dopo (circa negli anni 90) venne riproposto in versione integrale.

Vogliamo proporvi il film di Guareschi, un analisi esaustiva sui primi anni del secondo dopoguerra, all'attento spettatore sarà possibile rintracciavi se non le radici almeno i germogli "dell'albero della globalizzazione". Sarà anche molto interessante notare come il film risulti attuale (ricordiamoci che è stato girato nel 1963), e come le piaghe di cui si parla siano argomenti tutt'oggi in primissimo piano (l'espansionismo economico, esperimenti sugli animali, rivolte e guerre, appiattimento culturale).

Di seguito i link al film.

Prima parte :

Seconda parte:

Terza parte :

Quarta parte :

Quinta parte :

Sesta parte :

Settima parte :

martedì 16 novembre 2010

L'ANTI-SPECISMO DELLA SINISTRA...

Successivamente ad un invito ufficiale, con una mail di risposta vagamente ipocrita, ma condita di buona educazione, gli organizzatori della manifestazione controle pellicce, che si svolgerà il13 Dicembre a Firenze, hanno vietato a MEMENTO NATURAE di partecipare.
Si è notata la mano vigliacca e subdola dei paladini della libertà, della tolleranza e della democrazia che vogliono a tutti i costi inserire l'ideale politico in una battaglia che dovrebbe rimanere scevra da ogni discriminazione, al difuori da quella per l'amore degli animali. A questo punto ci chiediamo: ma la battaglia contro lo specismo che tanto decantano dove comincia e dove finisce? Gli animali non conoscono la politica, ma solo lo sfruttamento e la sofferenza per questo a loro interessa...LA LIBERTA'!!

SIAMO SOLIDALI CON I RAGAZZI DI MEMENTO NATURAE..veri amici degli animali

mercoledì 10 novembre 2010

LO SPIRITO VINCE SULLA MATERIA...e sui mattatoi...

kamam vavarsa parjanyah
sarva-kama-dugha mahi
sisicuh sma vrajan gavah
payasodhasvatir muda

"QUANDO REGNAVA MAHARAJA YUDHISTHIRA LE NUVOLE VERSAVANO SULLA TERRA TUTTA L'ACQUA INDISPENSABILE AGLI UOMINI E IL SUOLO PRODUCEVA A PROFUSIONE TUTTI I BENI NECESSARI ALLA VITA. LE MUCCHE, FELICI, BAGNAVANO I PASCOLI COL LATTE DELLE LORO MAMMELLE BEN GONFIE."


Terre e mucche sono la base di tutta la prosperità economica.I bisogni vitali dell'uomo si definiscono in termini di cereali, frutta e verdura, latte, minerali, gioielli, cotone, seta, pietre preziose, legno, ecc. Queste sono le richieste per soddisfare il corpo. Nessuno ha bisogno di carne animale o di pesce, di oggetti o macchine industriali. Durante il regno di Maharaja Yudhisthira le piogge cadevano abbondanti e regolari su tutta la superficie del globo. Le piogge non rispondono al controllo degli uomini, il loro maestro è Indradeva, sovrano del regno celeste, anche lui servitore del Signore. Così, quando il Signore riceve l'obbedienza del re e dei suoi sudditi, il cielo invia piogge regolari che permettono la produzione di varie ricchezze naturali sulla superficie della Terra; e non solo abbondanza di frutti e cereali, ma anche di perle e pietre preziose quando le piogge cadono sotto particolari influssi astronomici. Cereali e altri alimenti vegetali assicurano all'uomo, come agli animali, un nutrimento abbondante, e il latte di mucca sana contiene valori nutritivi sufficienti a dare all'uomo forza e vigore in abbondanza. Se latte, cereali, frutta e verdura, cotone, seta e pietre preziose si trovano in profusione, che bisogno ci sarà di complessi industriali, macchine e utensli di ferro? Possono queste macchine e questi utensili dare forza e vigore? Esiste una macchina in grado di produrre cereali, frutta e latte, pietre preziose oppure seta? Pietre preziose e sete, cibi a base di ghi (burro chiarificato) e cereali o latte e frutta non sono sufficienti per un'esistenza pura, sana e ricca? Perchè allora cercare un fasto artificiale? perchè i cinema, le automobili, gli apparecchi radio, i mattatoi e gli hotel? Che cosa ha generato la civilizzazione moderna, se non uno spirito di lotta simile a quello che anima i cani, sia sul piano individuale che collettivo? Crede di servire la causa dell'uguaglianza e della fraternità universale inviando migliaia di uomini in fabbriche infernali o in guerra per soddisfare i capricci di pochi? Il verso ci descrive le mucche che bagnavano li latte i pascoli, tanto le loro mammelle erano gonfie, tanto esse erano felici. Questo non indica forse la necessità di dare ogni protezione alla mucca per assicurarle un'esistenza piacevole, tanto più che per essere soddisfatta essa non richiede altro che un pò d'erba nei prati? perchè l'uomo crede egoisticamente di avere il diritto di abbattere la mucca? Che cosa gli impedisce di essere soddisfatto con i cereali, la frutta, la verdura e i latticini, gli alimenti case che cucinati possono costituire centinaia di migliaia di piatti saporiti, adatti anche ai gusti più delicati? Che senso hanno tutti i mattatoi del mondo, dove si uccidono animali innocenti e perchè i dirigenti che lo sanno non fanno nulla per proteggerli? Consideriamo invece l'esempio di Maharaja Pariksit, nipote di Maharaja yudhisthira. Visitando il suo vasto regno vide un giorno un uomo dalla pelle nera che stava per uccidere una mucca. Il re arrestò immediatamente il macellaio e gli inflisse una severa punizione. Non rientra forse nei doveri di un re o di un capo di Stato salvaguardare la vita dei poveri animali, incapaci di protestare o perorare la propria causa? E' questo ciò che si chiama umanità? Gli animali che vivono in un paese non sono forse anch'essi cittadini? Perchè allora permettere che li si massacri sistematicamente nei mattatoi? Sono questi i regni dell'uguaglianza, della fraternità o della non-violenza? Possiamo dunque affermare che un regime autocratico come quello di Maharaja Yudhisthira ha più valore di tutte le forme "altamente civilizzate" di governi moderni e supera di gran lunga tutte queste pseudo-democrazie in cui gli animali sono massacrati senza pietà e in cui uomini inferiori alle bestie hanno diritto di eleggere uno dei loro simili come capo della società. In quanto esseri creati, noi tutti siamo figli della natura materiale. Nella Bhagavad-gita il Signore afferma di essere il padre che da il seme, e descrive la natura materiale come la madre di tutti gli esseri, a qualunque specie appartengano. E madre natura, per la grazia dell'onnipotente padre supremo, Sri Krishna, ha cibo sufficiente per tutti, uomini e bestie. L'uomo è il fratello maggiore degli altri esseri perchè ha un'intelligenza superiore, che gli permette di comprendere le leggi naturali e i disegni del padre. Le società umane dovrebbero dipendere interamente dai doni della natura, senza cercare di creare con mezzi artificiali una prosperità economica puramente illusoria. Infatti questi tentativi hanno come risultato finale solo quello d'immergere il mondo in un caos di avidità irrazionale, dove regnano la bramosia per potere e la ricerca sfrenata di ricchezza in vista di lussi artificiali e godimenti simili a quelli dei cani e dei maiali. (S.B. 1.10.4)

domenica 7 novembre 2010

VIVISEZIONE. E' ORA DI DIRE BASTA!




Nella notte di venerdì 5 Novembre e durante tutta la giornata di sabato 6 Novembre sono state svolte delle azioni di sensibilizzazione sul tema VIVISEZIONE .
Nella notte sono state affisse numerose locandine davanti molte scuole di Roma e del litorale romano; questo perchè LA LOTTA DEVE PARTIRE DALLE GENERAZIONI PIU' GIOVANI, che devono essere sensibilizzate sull'atroce tema che è la vivisezione (atroce anche nel nome)!!
Durante il sabato è stato svolto un volantinaggio itinerante per le vie del centro di Roma, distribuendo numerosi volantini.

E' ORA DI DIRE BASTA!!! NON ESSERE COMPLICE, NON VOLTARTI DALL'ALTRA PARTE!!!!
ATTIVATI ANCHE TU CONTRO LA VIVISEZIONE E CONTRO LE MULTINAZIONALI CHE LA UTILIZZANO!!!

martedì 2 novembre 2010

LA VITA UMANA VA VALUTATA PER ESTRAZIONE SOCIALE?...VA VALUTATA PER LUOGO DI NASCITA?..

I quotidiani, e l’opinione pubblica, ci danno in questo periodo il reale valore della vita umana, valore che cambia da paese a paese, ma soprattutto da interesse a interesse (finanziario!).

Si parta dal presupposto che la vita umana, (come quella animale!) ha un valore assoluto e per nulla al mondo (tantomeno per interessi economici) può essere tolta.

Se poi si considera che l’interesse mondiale per la povera Teresa Lewis, la disabile mentale di 41 anni condannata a morte (dalla DEMOCRAZIA d’asporto degli U.S.A.) e' stato pari a ZERO, uccisa da un'iniezione letale nel braccio della morte del Greensville Correctional Center con l'accusa di aver organizzato l'omicidio del figliastro e del marito. Nessuna protesta ufficiale, nessun corteo, nessuna raccolta firme contro la decisione delle autorità della Virginia di applicare la pena di morte contro una minorata mentale. Dove sono finiti i campioni della superiorità occidentale su altri modelli di vita? Dove sono finiti i difensori dei più deboli, delle donne e della pace?

Mentre quella della "povera" Sakineh Mohammadi Ashtiani, accusata di adulterio (passato in secondo piano) e successivamente di concorso in omicidio dal tribunale dello stato CANAGLIA (definizione per gli Stati non in linea con la sopracitata DEMOCRAZIA statunitense) ha smosso l’opinione pubblica mondiale grazie ai giornali servi del sistema economico, che come da copione si sono schierati a difesa della suddetta DEMOCRAZIA scagliandosi a piu' parti contro i BRUTI dell'oriente, (L'Iran), anche i nostri politici schierati dall parte della giustizia hanno portato solidarieta' studiata a tavolino dai burattini che li manovrano!
Ci si pone più di una domanda se poi si arriva a sapere che solo nel 2009 le esecuzioni sono state 5.679 in 18 paesi, di cui 5.000 solo in Cina (guarda caso diventata prima potenza ECONOMICA mondiale), e che nemmeno a questo punto, come il caso di Teresa Lewis, ci si è accalcati per dimostrare disappunto x QUESTE BARBARE LEGGI.
Allora vogliamo capire se:

LA VITA UMANA VA VALUTATA PER ESTRAZIONE SOCIALE?...VA VALUTATA PER LUOGO DI NASCITA?..
DIREI CHE TUTTO SI PUO’ RACCHIUDERE IN UNA SOLA RISPOSTA:
"IL VALORE DELLA VITA E’ LEGATO INDISSOLUBILMENTE A QUELLO DELL’ECONOMIA MONDIALE"



                                                                  esecuzione in cina

condannata a morte in cina


Sakineh Mohammadi Ashtiani


Teresa Lewis